venerdì 25 gennaio 2013

Ricerche universitarie

Non so se capita anche a voi, ma a volte leggo di certe ricerche che mi sconvolgono, e non so come mai, ma di solito arrivano dagli States (probabilmente perché in Italia girano meno soldi per le università e le ricerche non si fanno e basta...). Dell'ultima in ordine temporale ne ho letto stamane i risultati sul Corriere on-line. Pare che dopo mesi di ricerca siano arrivati alla conclusione che dormire bene e a lungo renda più tranquilli e rilassati e soprattutto nelle coppie (sposate o no) aumenti la collaborazione e l'armonia. Il mio primo pensiero è stato uno strabiliato:
"ma va'???!!!"

Gli scienziati e i ricercatori americani sono straordinari a dimostrare banalità... e io che pensavo che essere belli riposati rendesse isterici e litigiosi... ma chi l'avrebbe mai detto??? Comunque la volta prossima che litigherò con mio marito e lui mi chiederà "ma cos'hai oggi?" io gli risponderò, come faccio già:" ho sonnooooo!" e poi potrò rifilargli da leggere l'articolo: anche questa è una soddisfazione...

Ora io provo a cercare di capire il motivo della ricerca: sono divisa tra "avevano un sacco di soldi da spendere, non sapevano come (ma dovevano farlo altrimenti li avrebbero destinati al settore rivale) e si sono inventati 'sta boiata" oppure "se fossero riusciti a dimostrare che una cosa assolutamente ovvia è falsa sarebbero diventati famosissimi" (purtroppo per loro non ci sono riusciti). Personalmente propendo per la prima, ma chi può dirlo? Bisognerebbe intervistare gli ideatori e fargli la domanda diretta... ma non credo che la prenderebbero bene.

Tra l'altro io lo so che prima o poi uscirà una ricerca che smentirà questa, almeno in parte, perché è ormai ovvio che quando ci si discosta dalla fisica e dalla chimica e si entra nel leggendario mondo della psicologia (e simili) tutto può essere vero o falso. O almeno a me, profana, sembra così: possibile che quello che veniva insegnato (dagli specialisti!) fino a 10 anni fa, ora sia considerato sbagliatissimo? E soprattutto, chi ci garantisce che i mantra di oggi, domani non saranno sbugiardati?

Non so a voi, ma a me queste cose mettono un nervoso... Passiamo la vita a cercare conferme dei nostri comportamenti, a sentirci in colpa per le nostre scelte, e il mondo accademico non fa altro che metterci nuovi dubbi. O forse il problema è come i risultati delle loro ricerche vengono presentati: la sicurezza che traspare dagli articoli, dalla voce piena di sicumera degli specialisti cui ci affidiamo, da quella di chi ha bisogno di essere rassicurato e di avere un vademecum che gli impedisca di sbagliare...

Bene, ora faccio io un annuncio: dopo anni di ricerche scientificissime, posso senza alcun dubbio affermare che.....(rullo di tamburi)....
il vademecum non esiste! 
Abbiate pazienza, fatevene una ragione e cercate di sopravvivere, in qualche modo. 

Ma se questa notizia vi ha sconvolto, non temete: la prossima ricerca correggerà il tiro ;-)

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