mercoledì 16 gennaio 2013

Come un quadro

E così oggi è stato il "gran giorno"!

Stamane sono andata alla profumeria in perfetto orario e ho scoperto come si sente un quadro ad essere dipinto.

Non è che sia stata la prima volta che qualcuno mi truccasse: per il mio matrimonio mia cognata, estetista, mi aveva preparato magnificamente, però, complice l'emozione per un evento ben più importante, non avevo fatto tanto caso a cosa facesse.

Mi ricordo invece meglio la mia commessa preferita (che purtroppo non so che fine abbia fatto) nella profumeria dove ho comprato gli ultimi trucchi, tipo 10 anni fa (!!). Ero andata là depressissima perché, in un viaggio per Roma a capodanno, mi era stata rubata la valigia con tutti i trucchi raccolti in anni di (risicati) acquisti. Così sono andata lì (scegliendo una profumeria a caso tra quelle della mia città) e ho trovato questa donna simpaticissima (avete mai notato che la maggior parte delle commesse delle profumerie sono tremendamente antipatiche? Spocchiose, direi) che non solo mi ha consigliato magnificamente, ma si è premurata di farmi provare tutti i prodotti insegnandomi come stendere e applicare ognuno di essi.

Ma adesso torniamo ad oggi. La differenza con le altre volte è stata che avevo uno specchio ben illuminato davanti che mi permetteva di vedere i risultati parziali del lavoro della visagista (chissà perché nelle mie fantasie era un uomo...). Ho così realizzato pienamente che l'applicazione di primer (non sapevo neanche che esistesse...), fondotinta (nude... e intanto che me lo applicava mi chiedevo, ma se non si vede che cavolo lo metto a fare?), correttore per le occhiaie (non vi dico quanto ho dormito stanotte...) e cipria mi faceva diventare una specie di tela bianca (sarà anche la mia carnagione...) su cui poi la visagista non ha fatto altro che ridisegnare ciglia, sopracciglia, palpebre, bocca e guance (credo che anche l'utilizzo continuo di decine di pennelli di ogni forma e dimensione abbia accentuato questa sensazione).
Comunque questa cosa mi ha filosoficamente intrigato, ma anche un po'infastidito (lo so, so' strana...).

Non contenta di avermi fatto desiderare decine di colori in vari formati, e non parliamo poi dei pennelli :-) , mi ha anche consigliato una serie di creme, sieri, contorni occhi, latti, ecc ecc.

Alla fine ho comprato circa la metà delle cose che volevo e un terzo di quelle consigliate da lei e... ho speso un patrimonio! Per fortuna che avevo il buono di mia sorella e la busta dei miei di Natale, altrimenti mi sarei sentita una ladra...
Ma ecco il risultato :-)
PS: tornata a casa e scartato il tutto, campioncini compresi, tiro fuori il mio (minuscolo) beauty case, elimino quello che c'è da eliminare, aggiungo gli acquisti e mi accorgo di una cosa che mi fa capire, nel caso avessi dei dubbi, di avere una memoria peggio del gruviera e di non essere in grado di dare importanza al trucco: ho scelto la visagista Dior convinta che fosse la marca che mi aveva consigliato la mia commessa preferita, invece erano tutti di Chanel! Che caso disperato...
Vorrà dire che adesso potrò confrontare Chanel (vecchio di 11 anni...) e Dior...

PPS: il miglior acquisto? Un bellissimo rossetto albicocca che devo ancora provare, con matita e fard coordinati (perché il fard si coordina col rossetto! Non lo sapevate??? ma vi devo spiegare tutto io??? :-D )

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