domenica 23 dicembre 2012

Ma la natura dove sta?

Non ci volevo credere quando me l'ha raccontato mia mamma, così sono andata a cercare in internet e ho trovato un articolo che ne parla: sterilizzazione forzata agli elefanti delle riserve dove si stanno riproducendo troppo. 

Premetto che non sono particolarmente animalista, sono onnivora e la carne mi piace, come mi piacciono tutte le cose che derivano dagli animali: dalla pelle al cuoio, dalla lana alle uova.

Non mi piace che vengano sfruttati (cacciati per "sport", torturati per divertimento, abbandonati in strada, fatti vivere in spazi inadeguati), sarei disposta a spendere di più (e quindi presumibilmente a consumare meno) per avere carne di allevamenti "sani", ecc ecc. Ma non sono disposta a rinunciarci (tra l'altro alcune cose proprio non le capisco: non vogliamo le pellicce, ma vanno bene quelle sintetiche, cioè non biodegradabili? Non inquiniamo di più con un giubbotto di ultima generazione che con una pelliccia? E io non uso pellicce, sia chiaro... ).
Insomma, gli animalisti convinti non mi... convincono proprio per nulla.


Adesso questa notizia mi ha sconvolto: dato che proibiscono la caccia agli elefanti ed evidentemente gli uomini erano i maggiori predatori naturali degli stessi, in alcune riserve (quelle che funzionano) stanno diventando troppi.
Io, nella mia ignoranza, direi: ok, allora riapriamo la caccia sotto determinate condizioni, così da avere due vantaggi: carne e zanne per i cacciatori (magari anche un ritorno economico che permetta di migliorare le aree protette) e riduzione controllata degli elefanti. Oppure, se vogliamo essere naturalisti fino in fondo, ci pensi la natura: quando saranno troppi, non avranno abbastanza da mangiare e, come è sempre accaduto, moriranno. Quelli che sopravviveranno, si riprodurranno successivamente.
Ma è chiaro che io non ragiono come un'amante degli animali. Gli amanti degli animali li sterilizzano!

Perché non propongano di fare così anche per gli uomini, me lo domando con un po' di preoccupazione: in fondo continuano a dirci che siamo troppi, perché non sparare anche sulla popolazione civile un po' di siringhe di sterilizzante? Ok, spararle forse non va bene (normalmente abbiamo il fondoschiena coperto e di certo non è grande come quello di un elefante...), ma magari metterlo nell'acquedotto? Ci facciamo tanti problemi sulla politica del figlio unico cinese, ma gli animalisti sono avanti anni luce! Possibile che non ci sia uno psicologo degli elefanti (ci sono per i cani...) che non faccia una campagna contro queste turpi soluzioni? E il legittimo desiderio delle elefantesse di diventare madri? E mi fermo qui...

Che poi mi chiedo: ma quando un leone sta male, in quelle grandi e moderne aree protette, e deve essere alimentato, gliela danno della carne oppure gli rifilano l'insalata? E quella carne da dove la prendono?

Ricapitolando: gli animali rischiano l'estinzione per colpa dell'uomo. Allora gli uomini (animalisti), per rimediare,  fanno aree protette dove non possono essere uccisi. Così si riproducono troppo e rischiano di morire di fame o di invadere i terreni coltivati, riducendo alla fame gli uomini (che non possono neanche  cacciarli per mangiarseli, giusto per rendergli il piacere). Allora gli uomini (animalisti), per rimediare, decidono di sterilizzarli. Tra un po' poi scopriranno che questi medicinali, usati troppo, creeranno problemi agli elefanti, o magari ai raccolti (la pipì di elefante chissà cosa potrebbe contenere...) o magari a qualcosa che neanche ci viene in mente ora, e per rimediare, gli uomini (animalisti) si dovranno inventare ancora qualcosa, sempre più lontano dalla natura e dalle sue leggi.

Mah! Poveri elefanti, anche per loro vale il detto: "Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io!"

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